LA PROFESSIONALIZZAZIONE DEI GIUDICI

Il Disegno di Legge 2636 propone il reclutamento di oltre 500 magistrati tributari (450 magistrati per le commissioni tributarie provinciali e 126 magistrati per le commissioni tributarie regionali).

Si tratterà di giudici tributari a tempo pieno, selezionati tramite un apposito concorso pubblico per esami, composto da tre prove scritte ed una orale.

I giudici onorari (togati e non) presenti attualmente nelle Commissioni tributarie, rimarranno in servizio, in un ruolo ad esaurimento, fino al compimento dei 70 anni di età, limite di pensionamento esteso a tutti i giudici tributari.

LE NOVITA’ PER IL PROCESSO DI MERITO

Le nuove disposizioni prevedono alcune innovazioni per i gradi di merito del giudizio, quali:

  • L’ammissione della prova testimoniale in forma scritta, in conformità alle disposizioni di cui all’art. 257-bis c.p.c.;
  • L’istituzione di un giudice monocratico in primo grado per controversie del valore fino a 3.000 €;
  • La previsione di una proposta di conciliazione su iniziativa del giudice, per le controversie del valore fino a 50.000 € (controversie soggette alla disciplina dell’art. 17bis del D.Lgs n. 546/1992).

IL RUOLO DELLA CASSAZIONE

Il Disegno di Legge 2636 prevede due novità sul ruolo della Suprema Corte, nell’ottica di rendere più tempestivo l’intervento nomofilattico della Cassazione:

  • Il ricorso nell’interesse della Legge: consentirà al Procuratore Generale di chiedere la remissione alle Sezioni Unite di questioni di diritto di particolare difficoltà interpretative in modo che possa essere enunciato un principio di diritto nell’interesse della legge. Tale istituto è riservato a questioni con carattere di novità, suscettibili di coinvolgere un alto numero di controversie.
  • Il rinvio pregiudiziale in Cassazione: consentirà al giudice di merito di chiedere alla Corte di legittimità l’enunciazione di un principio di diritto (vincolante per il giudice che avrà chiesto il rinvio) in caso di questioni di diritto nuove e di particolare rilevanza per l’oggetto e la materia trattati, che presentino difficoltà interpretative e che siano suscettibili di coinvolgere un alto numero di controversie.
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