L’art. 1 del Decreto Sostegni riconosce un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti titolari di partita IVA, residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, che svolgono attività d’impresa, arte o professione o producono reddito agrario.

Tale agevolazione spetta ai soggetti titolari di reddito agrario di cui all’art. 32 del TUIR ai soggetti con ricavi di cui all’art. 85, comma 1, lettere a) e b), del TUIR, o compensi di cui all’art. 54, co. 1 del TUIR non superiori a € 10.000.000 nel periodo d’imposta 2019 (per i soggetti che svolgono più attività, il limite per l’accesso al beneficio riguarda la somma dei ricavi/compensi riferiti a tutte le attività esercitate).

Il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019 (salvo che si tratti di soggetti che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2019, per cui il contributo spetta anche in assenza dei predetti requisiti).

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